A questo punto, se hai letto fin qui, rimangono solo tre possibilità:
La prima è continuare (più o meno) serenamente a vivere la propria vita, raccontandosi la classica scusa "Ma nel mio caso non si applica perché..."
Chi fa questa scelta purtroppo rimane prigioniero in una delle prime 2 fasi... e ne consegue che continuerà ad accumulare carichi sempre più pesanti sulle spalle.
Se il collega è conscio di ciò, è una scelta, tuttavia non ci si può lamentare della propria situazione professionale/emotiva/economica...
...Soprattutto quando si capisce che la responsabilità è personale e che un libro come "Dentista Zen" potrebbe aiutare a cambiare la situazione...
La seconda possibilità è di cercare altrove le soluzioni ai propri problemi.
Se, grazie a quanto ho scritto nella pagina, il collega ritiene di intraprendere un miglioramento affidandosi a qualcun altro... ne sono comunque felice.
Moltissimi colleghi vengono ai miei corsi dopo aver già partecipato a corsi di altri formatori...
...E si accorgono che quello che stanno cercando dalla professione è altro... non solo fatturare-fatturare- fatturare, ma un qualcosa in più, quel senso di serenità ed efficienza il cui risultato economico è una conseguenza, ma non ne rappresenta il fine.
La terza possibilità è quella di iniziare a vivere in un modo NUOVO la professione, grazie ai consigli di "Dentista Zen"
Ovviamente farà piacere sapere che più colleghi intraprendano questa strada, e che quindi inizino a ritrovare felicità e motivazione in quella che io reputo una professione bellissima, perché ci permette di realizzarci e allo stesso tempo aiutare gli altri.
È per questi colleghi che ho scritto "Dentista Zen".
Un minuscolo investimento per abbracciare una nuova filosofia e che, se lo vorranno veramente, li porterà a diventare dentisti più sereni, efficienti e soddisfatti della propria vita.